La mastopessi è un intervento volto al rimodellamento e alla risospensione della mammella senza riduzione o aumento di volume. L’operazione prevede una risistemazione del tessuto mammario con spostamento dell’areola in una posizione più alta. La mastopessi non comporta un aumento di dimensione delle mammelle; qualora fosse richiesto un aumento di volume l’intervento potrà essere combinato con l’inserimento di protesi mammarie.
Con il passare del tempo il seno subisce variazioni sia dei tessuti molli (pelle e tessuti sottostanti) che del tessuto ghiandolare. Ció comporta una perdita di elasticità della pelle divenuta sottile, una perdita della compattezza del tessuto adiposo, una riduzione di volume del parenchima. Ne risulta di conseguenza un seno cadente e molto spesso svuotato. Tale problematica può essere accentuata anche da altre cause quali la gravidanza, l’allattamento, variazioni importanti del peso corporeo.
Dettagli sull'intervento
L’intervento di mastopessi è indicato in tutte quelle pazienti in cui il polo inferiore ed il complesso areola capezzolo si trova più in basso del solco sottomammario. La mastopessia soltanto non comporta un aumento di dimensione delle mammelle, qualora fosse richiesto un aumento di volume l’intervento potrà essere combinato con I’inserimento di protesi mammarie.
L’intervento di mastopessi è sconsigliato in pazienti con:
- Malattie croniche che possono arrecare rischi all’esecuzione dell’intervento;
- In pazienti in gravidanza ed in allattamento;
- Con mammelle molto piccole e con un minimo svuotamento (potrebbe essere necessaria la mastoplastica additiva.
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Al termine dell’intervento di mastopessi viene applicata una medicazione elastocompressiva o viene fatto indossare uno speciale reggiseno contenitivo e di sostegno.
La paziente sarà cosciente nell’arco di 1-2 ore dopo l’operazione.
Il dolore è raramente forte; molto più comunemente è presente un senso di fastidio ma comunque vengono sempre prescritti analgesici da assumere durante il periodo di ospedalizzazione ed a casa.
Il gonfiore è sempre presente dopo l’intervento e si riduce gradualmente fino a scomparire completamente in 3′-4′ giornata. Un modico grado di edema potrebbe persistere per qualche settimana o qualche mese. Le suture vengono rimosse in 7′-12′ giornata.
I risultati non saranno subito evidenti in quanto le mammelle appariranno gonfie, tumefatte e dure al tatto. Sarà necessario un periodo variabile dai 2 ai 4 mesi affinché il seno si sia ammorbidito arrivando ad una forma ed una consistenza naturali. Per avere risultati definitivi potrà essere necessario attendere 12 mesi.
Preparazione all'intervento
È consigliabile:
- Evitare contatto con persone con raffreddore o altre malattie infettive;
- Evitare di assumere aspirina o farmaci che la contengano per 2 settimane prima e 2 settimane dopo l’intervento;
- Si consiglia alle pazienti in trattamento con contraccettivi orali di interrompere l’assunzione di tali farmaci un mese prima dell’intervento.
Misure e disegni, che sono una parte essenziale dell’operazione, vengono eseguiti prima che la paziente venga addormentata, in posizione eretta e rappresentano una guida per le incisioni che verranno efettuate durante l’intervento. L’operazione consiste nella rimozione di parte della cute della mammella, nello spostamento verso l’alto dell’areola e del capezzolo e nel conseguente rimodellamento dei rimanenti tessuti in una configurazione più alta ottenendo così una maggiore consistenza. La tecnica da utilizzare verrà decisa in base al grado di ptosi delle mammelle. In caso di lieve ptosi verrà rimossa un’adeguata quantità di cute intorno all’areola (tecnica chiamata round block). Nel caso ptosi sia di maggiore entità si procede anche ad una asportazione della pelle sottostante all’areola. Infine nei gradi severi di ptosi si asporta anche una zona di cute a livello del polo inferiore e del solco mammario.
Nelle pazienti con ptosi lieve può essere anche impiantata a seconda dei casi una protesi mammaria. Ciò permette un miglior riempimento e conseguentemente rimodellamento del parenchima mammario così come un aumento della proiezione del polo superiore. Le cicatrici lasciate da questo intervento pur essendo permanenti divengono meno evidenti con il tempo. Secondo le necessità del rimodellamento e la tecnica impiegata si può avere solo una cicatrice periareolare talvolta associata ad una cicatrice verticale e, se necessario, ad una cicatrice nel solco sottomammario. Non vi sono cicatrici al di sopra dell’areola nel quadrante superiore della mammella. Al termine dell’operazione vengono applicati due drenaggi lateralmente alle mammelle per fare in modo che il sangue che defluisce venga raccolto nell’apposito contenitore.
L’anestesia potrà variare a secondo dei desideri della singola paziente e il giudizio del chirurgo. L’operazione può essere effettuata, o in anestesia locale preceduta da una forte sedazione, o in anestesia generale con il paziente completamente addormentato. L’anestesia locale consiste in una forte sedazione somministrata dall’anestesista prima dell’inizio e durante I’intervento per via endovenosa e da un’infiltrazione con anestetico locale del campo operatorio. L’anestesia generale, invece, consiste in una sedazione somministrata per iniezione prima di andare sul tavolo operatorio e somministrazione di anestetico per via endovenosa da parte dell’anestesista successivamente quando si è già in sala operatoria.
Le complicanze sono rare e generalmente rispondono con prontezza ad un trattamento appropriato senza effetti sfavorevoli sul risultato finale dell’operazione.
Sanguinamento: se si verifica sanguinamento dopo l’operazione, il sangue può accumularsi nella mammella e richiederà l’apertura di una delle ferite al fine di rimuovere il sangue accumulato e prevenire ulteriori sanguinamenti.
Infezioni: queste si verificano molto raramente e generalmente rispondono bene a trattamento antibiotico.
Perdita di sensibilità del capezzolo: questa generalmente e temporanea ed e previsto che la sensibilità si riacquisti quasi completamente con il tempo. I n rare occasioni essa può essere permanente.
Revisione di cicatrice: al fine di ottenere un risultato estetico ottimale occasionalmente può essere necessaria. La revisione è un intervento minore e può essere eseguito in anestesia locale, ambulatoriamente, dopo sei mesi almeno.
È un piccolo intervento in anestesia locale, in sedazione, che permette alla paziente l’immediato rientro a casa e tempi di guarigione molto brevi. In questo caso il modellamento del cono mammario e’ dovuto solo ad un lavoro sulla cute e non sulla ghiandola lasciandola pertanto del tutto integra. Da non sottovalutare il costo notevolmente ridotto rispetto ad una mastopessi classica, a causa del breve tempo operatorio.