L’intervento di lifting al viso-collo, detto anche lifting-facciale, è praticato fin dall’inizio del secolo scorso, ma si è diffuso in particolare negli ultimi 20 anni.
Il lifting del viso è un intervento di chirurgia estetica praticato da chirurghi estetici-plastici per correggere l’invecchiamento della pelle ed il rilasciamento cutaneo e muscolare del volto.
Le zone di più precoce invecchiamento variano secondo la conformazione del volto, solitamente il rilasciamento cutaneo si evidenzia a livello delle guance, della mandibola e del collo.
In taluni soggetti alla caduta dei tessuti si accompagna un accumulo di grasso che va rimosso durante lo stesso intervento con la tecnica della liposuzione (vedi liposuzione).
Il chirurgo plastico-estetico può correggere il rilasciamento del volto e del collo (lifting cervico-facciale) oppure le rughe della fronte e la caduta del sopracilio (lifting frontale).
Il minilifting è una tecnica ritornata in voga negli ultimi anni e prevede incisioni e scollamento dei tessuti più limitati; ma i risultati del minilifting sono meno evidenti e meno duraturi rispetto al lifting del volto completo.
Il lifting del viso può essere eseguito da solo o in contemporanea con altri interventi del volto, come l’inserimento di protesi (degli zigomi, del mento, della mandibola, della mascella, ecc), il lipofilling (degli zigomi, dei solchi profondi, del mento, ecc.) la blefaroplastica, la rinoplastica o insieme ai trattamenti di medicina estetica come il ringiovanimento del viso mediante laser CO2 (laser resurfacing) o ad anidride carbonica.
Dettagli sull'intervento
Il lifting del viso è un intervento che viene effettuato dai pazienti di età compresa tra i 40 e i 70 anni. Non esiste un’età precisa ma può essere utile quando compaiono i segni dell’invecchiamento (i volumi del volto come zigomi e guance vengono a ridursi, i tessuti molli scendono verso il basso appesantendo l’ovale del volto in special modo nella zona inferiore, solchi e rughe si approfondiscono).
Con il paziente seduto in posizione frontale la cute è sollevata verso l’alto e posteriormente per valutare la quantità di tessuto in eccesso e determinare le linee di scorrimento, con penna demografica sottile si traccia la linea d’incisione che parte dalla regione temporale, scende davanti al padiglione auricolare (nella piega cutanea presente) e si porta sotto il lobo dell’orecchio per continuare posteriormente a quest’ultimo e prosegue lungo l’attaccatura dei capelli o dentro il capillizio.
Nell’uomo gli esiti cicatriziali possono essere più evidenti soprattutto nella regione mastoidea che non è coperta dai capelli.
È utile che il chirurgo estetico mostri al paziente le linee di incisione perché si renda conto degli esiti cicatriziali dopo l’intervento di lifting del viso.
Si illustrano quindi foto di pazienti già sottoposti al lifting del viso. Viene infine rilasciato al paziente il fascicolo delle note informative, contenente tutte le notizie relative all’intervento e ai periodi pre e post-operatorio. Il paziente dovrà leggere e riconsegnare compilato e firmato tale fascicolo prima dell’intervento, in modo che abbia risolto qualsiasi dubbio o perplessità riguardo l’operazione.
Preparazione all'intervento
Vi è l’assoluta controindicazione all’intervento nei pazienti fumatori che devono astenersi dal fumare per almeno 45 giorni prima dell’intervento di lifting.
Tutti i farmaci contenenti acido acetilsalicilico devono essere sospesi 2 settimane prima, ugualmente gli anticoncezionali.
È preferibile non eseguire l’intervento nei giorni che precedono il periodo mestruale.
Sono prescritti tutti gli esami del sangue (in particolare quelli della coagulazione), l’elettrocardiogramma e la radiografia del torace.
La documentazione fotografica deve essere accurata e riprendere il volto ed il collo nelle varie proiezioni. È indicato il trattamento antibiotico perioperatorio.
L’intervento di lifting può essere eseguito in anestesia generale o in anestesia locale con sedazione, la presenza di un anestesista è necessaria durante tutto l’atto chirurgico anche se condotto in anestesia locale. Il paziente è posto in posizione supina con il tronco leggermente alzato.
Lifting facciale (del viso-volto)
Lo scollamento dei tessuti può seguire la via sottocutanea (lifting classico), oppure quella sottomuscolareaponeurotica (SMAS) o sottoperiostale.
In tutti i casi è indispensabile un’emostasi accurata, la cute in eccesso è asportata, piccoli accumuli di grasso evidenti possono essere aspirati con cannule sottili.
Per un risultato più duraturo si sutura la fascia facciale superficiale al davanti dell’orecchio.
La sutura dei margini cutanei deve avvenire con una modica tensione.
Un drenaggio per le prime 24 ore è utilizzato da alcuni chirurghi estetici. È utile una medicazione leggermente compressiva per le prime 48 ore.
Lifting frontale
Le indicazioni sono la comparsa di rughe profonde alla fronte, la caduta del sopracciglio e delle palpebre superiori nella porzione più laterale.
Le prescrizioni e la preparazione pre-operatoria sono identiche a quelle per il lifting cervico-facciale. Attualmente è condotto in endoscopia attraverso due piccole incisioni all’interno dei capelli evitando così cicatrici più lunghe nel capillizio.
Lifting del collo (sotto al mento)
In quest’area vi può essere un accumulo di grasso che può essere aspirato con la tecnica della liposuzione attraverso una minuscola incisione; in altri casi invece persiste, anche alla fine del lifting cervico-facciale, un eccesso di cute, questa va rimossa facendo cadere la sutura e quindi la conseguente cicatrice nella ruga naturale presente nel sottomento.
Per le prime 24-48 ore deve essere previsto il ricovero in struttura sanitaria, quale una clinica di chirurgia plastica-estetica, e la posizione nel letto prevede il capo elevato rispetto al tronco, una dieta leggera, un controllo da parte del medico d’eventuali raccolte di sangue ed il monitoraggio della pressione arteriosa.
Dopo le 48 è consentita una blanda attività che non preveda sforzi. Le prime suture sono rimosse dopo 5 giorni le rimanenti dopo 7-11 giorni, lo shampoo ed un leggero make-up a partire dal 6° giorno dall’intervento. Il gonfiore iniziale va gradualmente scomparendo (nel lifting frontale è notevole a livello delle palpebre), possono persistere alcune ecchimosi un po’ più a lungo, i piccoli ematomi possono essere aspirati o spremuti attraverso la sutura durante i controlli ambulatoriali. Sanguinamenti più importanti nel post-operatorio necessitano di rivedere l’emostasi in sala operatoria.
Nella norma le cicatrici saranno sottilissime e di colore simile alla pelle circostante. Si può avere una cicatrice alterata in caso il paziente abbia una tendenza alla cattiva cicatrizzazione (con possibilità di formazione anche di cheloidi o cicatrici ipertrofiche), in caso di fumo nel mese prima e dopo l’intervento, o quando il paziente non effettui il trattamento domiciliare necessario per la buona riuscita della cicatrice. Tale trattamento consiste nel massaggiare più volte al giorno la cicatrice con apposite creme idratanti e nutrienti, applicare gel di silicone, che tende ad appianarla portandola a livello della cute circostante, e proteggerla da alterazione del colore applicando protettivo solare ogni volta che ci si espone al sole.
Risultati non potranno essere visibili nei primi mesi post-intervento in quanto mascherati dal gonfiore, dall’ematoma e dalle ecchimosi normalmente presenti dopo l’operazione.
Successivamente il viso si distenderà, rendendo visibile il ringiovanimento, con risultati molto naturali. Il lifting del viso elimina i difetti presenti, ma non può bloccare i normali processi di invecchiamento.
La durata del risultato è variabile e soggettiva. Essendo i tessuti sottoposti alla normale forza di gravità, è possibile che sia necessario un ritocco a distanza di anni.