Metodi di sbiancamento dentale
I metodi di sbiancamento dei denti oggi disponibili si dividono in:
- Sbiancamento esterno solo per i denti vitali,
- Sbiancamento interno solo per i denti devitalizzati.
Sbiancamento esterno solo per i denti vitali
I metodi di sbiancamento professionali sono essenzialmente caratterizzati dal fatto che sia che vengano fatti in studio o a casa, sono comunque sempre sotto la supervisione di un medico dentista o dell’ igienista dentale, e si dividono in:
- Sbiancamento fatto in studio – Sbiancamento alla poltrona con attivazione luminosa,
- Sbiancamento fatto a casa – Sbiancamento a casa senza attivazione luminosa con mascherina individualizzata.
Sbiancamento dentale professionale
Lo sbiancamento dentale professionale viene effettuato in poltrona, dall’igienista dentale a pochi giorni di distanza da una seduta d’igiene professionale che è necessaria per rimuovere tartaro, placca e pigmentazioni e quindi avere un risultato ottimale.
All’interno della Falmed viene impiegato un innovativo trattamento che utilizza un gel a base di Perossido di Idrogeno (H2O2) successivamente attivato con una lampada a led sbiancante professionale dedicata.
Grazie all’energia fornita dalla luce e a speciali fotosensibilizzatori, il principio sbiancante viene scisso in ossigeno altamente reattivo alla “velocità della luce” e penetra attraverso lo smalto fino a raggiungere la dentina, tessuto destinato alla procedura di sbiancamento.
Questa tecnica ha consentito di ridurre notevolmente sia i tempi sia le concentrazioni utilizzate, creando trattamenti sbiancanti in grado di eliminare gli effetti collaterali e garantendo uno sbiancamento efficace, naturale e durevole.

Le fasi dello sbiancamento possono essere così descritte:
- Igiene orale professionale,
- determinazione del colore dei denti (paragonando la cromia dei denti con un’apposita scala colorimetrica standard),
- fotografia dei denti prima del trattamento (utile per un confronto post-sbiancamento),
- applicazione del gel sbiancante a base di perossido di idrogeno,
- irradiazione dei denti con la luce led,
- ripetute applicazioni del gel sbiancante nella stessa seduta sotto il controllo dell’igienista,
- rimozione del gel,
- fotografia dei denti sbiancati dopo il trattamento e confronto con lo scatto precedente.

Il massimo dell’effetto sbiancante è visibile dopo alcuni giorni dal trattamento.
Sbiancamento fatto a casa (domiciliare)
È la tecnica di sbiancamento che prevede l’uso di una mascherina individualizzata in cui si mette un gel di perossido di carbammide al 10, 15 % (a seconda dei casi) sotto la supervisione di un medico dentista da indossare per circa 10-15 giorni.

Prodotto e Mascherine per lo sbiancamento domiciliare
Non è obbligatorio indossare la mascherina durante la notte, è solo più comodo. La mascherina può essere indossata anche di giorno per almeno 4 ore.
La mascherina è costruita in modo che il gel sia in contatto solo con i denti in modo che il gel non vada a contatto con le gengive.
Le differenze tra la tecnica “domiciliare” e tra la tecnica “in studio” sono:
- Viene utilizzato perossido di carbamide quale veicolo per il rilascio di perossido di idrogeno, in modo da sfruttarne anche gli effetti antiplacca,
- La percentuale di perossido di idrogeno rilasciata dal perossido di carbammide è inferiore a quella usata nella tecnica “in studio”, dove si arriva a concentrazioni fino al 35% di perossido di idrogeno.
In questo modo si ha la stessa efficacia dello sbiancamento “in studio” in un tempo maggiore, ma con una netta diminuzione degli effetti collaterali, soprattutto della sensibilità dentale. Nel gel sono inoltre presenti sostanze quali il nitrato di potassio che diminuiscono drasticamente l’ipersensibilità dentale.
Lo sbiancamento interno per i denti devitalizzati
Denti con polpa non vitale e denti che hanno subito un trattamento radicolare (cura canalare o devitalizzazione) hanno la tendenza a ingiallirsi, e dopo alcuni anni diventano scuri (marroni) a causa della degradazione della polpa, influendo negativamente sull’estetica. In questo caso può essere d’aiuto lo sbiancamento interno, che si effettua aprendo il dente devitalizzato (dalla parte palatale o linguale, quindi non visibile) e applicando un’agente sbiancante speciale. Successivamente l’apertura viene chiusa con un’otturazione provvisoria. Questo procedimento impiega circa 10 minuti e viene ripetuto più volte a distanza di una settimana, fino a quando si ottiene il grado di sbiancamento idoneo. Infine si chiude definitivamente l’apertura posteriore con una otturazione in composito.